Uno per quello che dice e l'altro per le immagini che lo descrive.
il primo:
Incarico d'oro del ministro Brambilla bloccato in extremis
"Un incarico d’oro da 130mila euro ordinato dal ministro Michela Vittoria Brambilla poco prima di dimettersi. A beneficiarne doveva essere il direttore dell’Enit, Paolo Rubini, ma il blitz della Brambilla è stato fermato per l’opposizione di alcuni dirigenti del ministero. Come scrive Il Fatto Quotidiano, il direttore dell’Enit avrebbe più che raddoppiato i suoi guadagni nel giro di due anni, passando da 190mila a 400mila euro, proprio in un momento di austerity in cui i cittadini sono costretti a pagare di tasca loro gli sprechi dei politici.
Caterina Cittadino, capo del dipartimento per lo Sviluppo del ministero, ha però avuto il coraggio di dire di no all’ordine della Brambilla, trasmesso attraverso Claudio Varrone, capo di gabinetto. In pratica il ministro voleva destinare 130mila euro l’anno ciascuno a Rubini e a Mario Resca, amico personale di Silvio Berlusconi, per i loro incarichi di consigliere delegato e presidente di Convention Bureau, un’azienda pubblica creata dall’ex ministro. In teoria la società doveva favorire il turismo legato ai convegni, ma in realtà secondo Il Fatto Quotidiano si sarebbe rivelato un inutile spreco di fondi pubblici, che si è sommato a quello di Enit, partito con un finanziamento da circa 7 milioni di euro, e che è riuscito ad andare in passivo per 567mila euro nell’arco di tre mesi.
Rubini incassava già 190mila euro l’anno come direttore di Enit, cui si sono aggiunti 5.639 euro al mese per la direzione della sede turistica di Tokyo, 2.639 euro al mese per l’incarico nella struttura di Francoforte e 406 euro per il coordinamento della Direzione informatica.
Mentre per il lavoro svolto a Pechino, il direttore Enit si è auto-assegnato un bonus “una tantum” da 16.558 euro."
Rubini incassava già 190mila euro l’anno come direttore di Enit, cui si sono aggiunti 5.639 euro al mese per la direzione della sede turistica di Tokyo, 2.639 euro al mese per l’incarico nella struttura di Francoforte e 406 euro per il coordinamento della Direzione informatica.
Mentre per il lavoro svolto a Pechino, il direttore Enit si è auto-assegnato un bonus “una tantum” da 16.558 euro."
EQUESTO E' L'ALTRO....ha delle foto scioccanti che pero' "dicono" tutto.
Spray al peperoncino contro i manifestanti
"Continuano le proteste del movimento 'Occupy', che da Wall Street alla Califonia attraversa tutti gli Stati Uniti. Dopo le maschere di Guy Fawkes, c'è un altro oggetto che sta diventando simbolo della protesta: gli spray urticanti al peperoncino. Non nelle mani dei manifestanti, ma in quelle degli agenti, che sono sotto accusa da parte dell'opinione pubblica Usa per uso eccessivo di violenza.
Occupy Portland, è in corso una protesta pacifica: un poliziotto spruzza spray al peperoncino verso i manifestanti e una ragazza viene colpita in pieno volto. Questa foto sta diventando un simbolo della protesta: la scena risale al 17 novembre ed è stata immortalata dal fotografo Randy L. Rasmussen, del giornale locale The Oregonian. Non si conosce l'identità della donna: investita dal getto, è stata subito soccorsa dai medici che le hanno lavato occhi e bocca contenendo le conseguenze dello spray urticante.
Seattle, un ragazzo si lava il volto con l'acqua per ridurre gli effetti dello spray urticante. La foto è stata scattata il 2 novembre, ma è una scnea che si è ripetuta molte volte nei due mesi di protesta del movimento 'Occupy', che per il 17 novembre, a due mesi esatti dall'inizio delle occpazioni, aveva indetto una giornata di manifestazioni in tutti gli Usa.
Il luogotenente John Pike usa lo spray per costringere i manifestanti a spostarsi dal 'picchetto' di 'Occupy' all'Università di California. Queste immagini tratte da un video di Youtube hanno fatto il giro del mondo e hanno smosso anche gli amministratori dell'università, che hanno aperto un'inchiesta sull'incidente. Due agenti sono stati sospesi dall'incarico a seguito dello scandalo.
18 novembre, l'occupazione all'Università della California cerca di resistere allo spray urticante.
Mike Fetterman, uno studente dell'Università della Calfonia, viene soccorso da un pompiere.
15 novembre a Seattle, un'altra 'guerra' di spary. I manifestanti del movimento 'Occupy' hanno riufitato di smontare il presidio come ordinato dagli agenti, che dopo gli avvertimenti hanno cominciato a usare gli spray sulla folla.
Dorli Rainey, 84 anni, era nel gruppo di attivisti colpito dallo spray. Gli effetti sul viso sono evidenti.
Un manifestante organizzato. A due mesi dal suo inizio, la protesta continua in tutta America, e continua anche il braccio di ferro tra forze dell'ordine e opinione pubblica: qual è il limite tra mantenimento dell'ordine pubblico e violenza? Il dibattito infiamma gli Usa.
Non so voi ma io sono totalmente allibita e indignata!!!!!
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